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Piazze romane dal Rinascimento al Settecento

 a cura di Mario Bevilacqua

Mario Bevilacqua, professore associato di storia dell’architettura all’università di Firenze, leggerà le piazze romane, spazi progettati per la magnificenza del potere, nuclei identitari nella fastosa, cosmopolita capitale dell'Europa cristiana, illustrandone le raffinate e spregiudicate soluzioni urbanistiche.

Piazza del Campidoglio e le piazze del Rinascimento

Mercoledì 14 febbraio

Le piazze rinascimentali di Roma, dall’aulica soluzione di Michelangelo per il Campidoglio, a piazza Farnese, esprimono la ricerca di una perfezione formale attraverso il costante confronto con la perduta magnificenza della città imperiale. La città della Controriforma si esprime nei nuovi slarghi antistanti le grandi chiese degli ordini religiosi (piazza del Gesù), e nelle piazze volute da Sisto V alla fine del secolo, con la necessità di testimoniare il trionfo universale della Chiesa di Roma con la cristianizzazione dei simboli pagani degli obelischi.


Piazza S. Pietro e le piazze barocche

Mercoledì 21 febbraio

Bernini progetta per Alessandro VII Chigi la sistemazione grandiosa e magniloquente dello spazio antistante la basilica di S. Pietro, espressione della forza e grandezza della cristianità, spazio identitario globale della Chiesa. Ma nel corso del Seicento la città vede la creazione di piazze di forte valore scenografico, “teatri” e riconosciuti modelli nell’Europa della Capitali: da piazza Santa Maria della Pace di Pietro da Cortona, alla piazza del Popolo riconfigurata con le chiese gemelle, trionfale ingresso alla città sacra.


Piazza di Spagna: la città del Settecento

Mercoledì 28 febbraio

Roma nel Settecento vive una felice stagione di crescita e di razionalizzazione delle sue infrastrutture in uno stretto confronto con le grandi capitali europee. Il suo ruolo di centro internazionale delle arti è incontrastato. La società elegante e cosmopolita del grand tour ha il suo centro in piazza di Spagna, conclusa con la scenografica scalinata-passeggiata, mentre piazza Sant’Ignazio e piazza fontana di Trevi esprimono la vitalità di una città in profondo cambiamento. Il secolo di chiude con l’intervento affascinante ma ambiguo di Piranesi, nei misteriosi simboli della “piazza rurale” di S. Maria del Priorato all’Aventino.


Mario Bevilacqua, storico dell’arte, è professore associato di storia dell’architettura all’università di Firenze. Esperto di urbanistica romana con particolare attenzone al Rinascimento e al Barocco, ha collaborato all’Atlante del Barocco in Italia ed è membro del Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma, della Società italiana di Studi sul XVIII secolo, dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, della European Association of Architectural Historians, del Comitato italiano del Comité International d'Histoire del l'Art.